Vedere L'invisibile. Nicea E Lo Statuto Dell'immagine
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EAN:
9788877262509Categoria: Libri e riviste
È chiaro a tutti il ruolo fondamentale che svolge l’immagine in ogni processo culturale. Non a caso la nostra civiltà è stata chiamata “civiltà dell’immagine”. Lo statuto dell’immagine che si è andato lentamente costituendo e arricchendo nel corso della civiltà occidentale, è stato curiosamente fissato nell’anno 787 dai padri riuniti nel Secondo Concilio di Nicea, il settimo concilio ecumenico della Chiesa Cattolica. Quell’antico dibattito sull’immagine e le sue conclusioni hanno plasmato la cultura occidentale. Hanno reso possibile la storia dell’arte come noi la conosciamo, ma anche la legittimità dell’immagine, sacra e non-sacra, artistica e non, per il piacere dei sensi, per la propaganda politica e ideologica, per la pubblicità e la conoscenza scientifica. Così, l’antica trasgressione alla proibizione biblica di fabbricare immagini, spintasi fino a sciogliere nell’immagine l’assoluto, ha fondato grazie ai dettami di Nicea (“vedere l’invisibile”) il nostro “impero dei sensi”, aperto dall’estetica moderna, in cui si è oramai tecnologicamente consumata ogni distinzione fra visibile e invisibile, in cui tutto può e deve essere visto, sostituendo blasfemicamente Dio con Hollywood e Internet. Questo volume presenta i testi fondamentali sull’immagine del Secondo Concilio di Nicea in una traduzione di straordinario fascino, che è riuscita a rendere in italiano contemporaneo la paludata prosa dell’antico greco bizantino. Corredano il volume, curato e presentato da Luigi Russo, un esaustivo apparato critico e tre illuminanti Appendici: storica, storico-artistica, teologica.
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