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EAN: 9788836636655
Categoria: Libri e riviste
Caio Mario Garrubba (Napoli, 1923 - Spoleto, 2015) è\r\nsicuramente una delle personalità più rappresentative\r\ndella storia della fotografia, non solo nazionale. Ritenuto\r\nil “maestro” dalla maggior parte dei “maestri” italiani, è\r\nuno dei pochissimi, insieme a Henri Cartier-Bressson, ad\r\nessere stato ammesso nel 1959 nella Cina di Mao per\r\nscattare fotografie.\r\n\r\nQuesto volume raccoglie un centinaio di scatti, per lo più\r\ninediti, realizzati in quella occasione.\r\nSeppur condizionato dal controllo del regime, tuttavia il\r\nsuo reportage non ha nulla dell’ottimismo stereotipato\r\ndella fotografia di propaganda dell’epoca: consapevole\r\ndelle contraddizioni e ambiguità del socialismo reale,\r\nGarrubba racconta di un popolo ancora animato dal consenso\r\ne dalla fiducia verso il nuovo regime, ma sfiancato\r\nda una feroce condizione di fame e di fatica.\r\nCome ebbe a scrivere il grande Goffredo Parise: «Caio\r\nGarrubba ha fatto delle fotografie sulla Cina che sono la\r\nCina. La Cina ha alcuni caratteri fondamentali, biologici,\r\ninnanzitutto, poi culturali, estetici, formali; poi sociali e\r\nreligioso-politici. Infine, forse il più importante, uno individuale.\r\nGarrubba li ha semplicemente, didascalicamente,\r\ndolcissimamente colti tutti.»\r\nIl reportage qui pubblicato è dunque di grande interesse\r\nper la sua importanza ed esclusività, poiché della Cina di\r\nquegli anni esistono solo foto di propaganda di regime.\r\nIl volume è introdotto dai testi di Goffredo Parise e Tatiana Agliani.
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Mario Caio Garrubba. I Cinesi Nel 1959. Ediz. Illustrata
Lafeltrinelli.it
Spedizione: 2.7 EUR
EAN: 9788836636655
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Caio Mario Garrubba (Napoli, 1923 - Spoleto, 2015) è\r\nsicuramente una delle personalità più rappresentative\r\ndella storia della fotografia, non solo nazionale. Ritenuto\r\nil “maestro” dalla maggior parte dei “maestri” italiani, è\r\nuno dei pochissimi, insieme a Henri Cartier-Bressson, ad\r\nessere stato ammesso nel 1959 nella Cina di Mao per\r\nscattare fotografie.\r\n\r\nQuesto volume raccoglie un centinaio di scatti, per lo più\r\ninediti, realizzati in quella occasione.\r\nSeppur condizionato dal controllo del regime, tuttavia il\r\nsuo reportage non ha nulla dell’ottimismo stereotipato\r\ndella fotografia di propaganda dell’epoca: consapevole\r\ndelle contraddizioni e ambiguità del socialismo reale,\r\nGarrubba racconta di un popolo ancora animato dal consenso\r\ne dalla fiducia verso il nuovo regime, ma sfiancato\r\nda una feroce condizione di fame e di fatica.\r\nCome ebbe a scrivere il grande Goffredo Parise: «Caio\r\nGarrubba ha fatto delle fotografie sulla Cina che sono la\r\nCina. La Cina ha alcuni caratteri fondamentali, biologici,\r\ninnanzitutto, poi culturali, estetici, formali; poi sociali e\r\nreligioso-politici. Infine, forse il più importante, uno individuale.\r\nGarrubba li ha semplicemente, didascalicamente,\r\ndolcissimamente colti tutti.»\r\nIl reportage qui pubblicato è dunque di grande interesse\r\nper la sua importanza ed esclusività, poiché della Cina di\r\nquegli anni esistono solo foto di propaganda di regime.\r\nIl volume è introdotto dai testi di Goffredo Parise e Tatiana Agliani.
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